Ho scelto l'invisibilità per raccontare ciò che di solito non si vede.
La mia identità non conta. Conta il viaggio, la fatica, le parole che lascio qui. È per questo che io non ho un volto qui, ma una voce, e qui le voci contano più dei volti. E va bene così.
I miei primi ricordi riguardanti la pittura iniziano all'età di 6 anni. Appena finita la Scuola d'Arte ho iniziato a lavorare su una serie di quadri che ora sono esposti nella Galleria in città. Perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium totam rem aperiam eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo nemo enim ipsam voluptatem.

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