Cedri, Pecci e Campanili

23.02.2025

Giuro mai stata così bucolica. Oggi guardavo fuori dalla finestra, dal divano di una casa non più mia e fissavo intensamente il campanile che per anni ha vegliato sui miei momenti alcolici e del fumare compulsivo, sembra ancora sorvegliare quel tavolino sul piccolo balcone dove mi sedevo scomposta. Completano l'immagine Cedri e Pecci ( ho dovuto far una lunga ricerca su google ). Ecco, i cedri e i pecci accanto al campanile li ho sempre percepiti giudicanti. Forse perchè, in quei tramonti, in quelle notti, loro erano tristi quanto me. 

Questo, è stato il primo posto che ho sentito di poter chiamare casa. Per voi cos'è casa? Ci avete mai pensato? In trentadue anni l'ho costruita la mia idea, stanza per stanza, odori, persone, post-it e calamite e organizer sul frigo. Ho immaginato che fosse libera, che in una casa si possa crescere scoprendo se stessi. Un posto sicuro. Io, una casa non l'ho mai avuta, ho preso in prestito, ho rubacchiato da quelle degli altri. Amiche, fidanzati, serie tv e libri. Da piccola vivevo con mia madre e con la malattia di mio padre. Lui, dopo la cassaintegrazione, era sempre in casa ma non c'era mai. Lei si, a malattia si, sempre attenta a non mollare. Siamo sempre stati in quattro, poi in cinque, poi.. in sei.